Lecce, in trasferta a secco da 3 mesi. Svolta a Cremona?

Sabato 4 febbraio alle ore 15 andrà in scena la prima partita del 21esimo turno di Serie A. Le squadre pronte a scendere in campo allo stadio Giovanni Zini sono la Cremonese di mister Davide Ballardini ed il Lecce guidato da Marco Baroni. Una sfida importante per entrambe le squadre: partendo dai padroni di casa non si può non sottolineare come la formazione grigiorossa quest’anno in massima serie non abbia ancora vinto. Il match contro i giallorossi potrebbe quindi essere l’occasione giusta per provare a rilanciarsi dopo 20 partite fatte di 0 vittorie, 8 pareggi e ben 12 sconfitte: 20esimo ed ultimo posto a 8 punti (lo Spezia 17esimo e dunque salvo, dista 10 punti).

La società di Cremona deve invertire rotta ed anche subito se vuole sperare di rimanere in A. Di certo dopo aver eliminato il Napoli prima e la Roma poi dalla Coppa Italia raggiungendo la semifinale con una doppia impresa dopo quasi quarant’anni, ci sarà un spinta in più. Il Lecce è dunque chiamato a giocare una partita difficile per diverse ragioni. La prima è la condizione dell’avversario, che con l’arrivo del nuovo tecnico sembra rinvigorito e pronto a battagliare sul terreno di gioco (la sfida dell’Olimpico è una dimostrazione). Poi c’è da considerare l’andamento nelle ultime gare dei salentini: nelle ultime gare 2 pareggi (contro Spezia e Milan) e due sconfitte consecutive (contro Hellas e Salernitana). Infine il dato che più di tutti preoccupa: il Lecce in trasferta è a secco di vittorie e gol da 3 mesi.

Il Lecce a Cremona per svoltare

Certo, il campionato è stato fermato dal Mondiale in Qatar, ma l’ultima vittoria dei giallorossi in trasferta risale all’ultima partita prima della pausa. Sampdoria-Lecce 0-2, giocata il 12 novembre 2022; gol di Colombo prima e Banda dopo. Dopo quella sfida, nelle successive 2 partite in trasferta, 0 gol fatti, un pareggio ed una sconfitta. Nel 2023 dunque la squadra pugliese lontano dalle mura amiche non ha mai vinto. Può arrivare la svolta a Cremona? Sarà il campo a parlare.

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