Le pagelle
Kean e Di Maria zittiscono il “Picco”, Spezia poco “cattivo” sotto porta
Kean e Di Maria migliori in campo, male Cuadrado, Paredes, Bourabia e Ekdal
SPEZIA (4-3-3):
Dragowski sv – Il suo match dura appena 24 minuti e non deve nemmeno compiere un intervento. Nell’unica azione in cui viene interpellato, prova a chiudere su Vlahovic a tu per tu. Il serbo segna ma è in fuorigioco, ma in quel momento il portiere si fa male alla coscia a livello muscolare. Prova a stringere i denti ma è costretto ad uscire. Marchetti 5.5 – Entra in campo su azione di calcio d’angolo e Danilo quasi lo beffa subito. Sul gol di Kean viene beffato dalla traiettoria del pallone, si allunga ma non ci arriva. Sul raddoppio di Di Maria non è eccezionale, il gol dell’argentino è una perla, ma lui va giù un po’ troppo lentamente…
Amian 5.5 – Resiste bene per larghi tratti dell’incontro, ma sul gol di Kean si fa trovare impreparato e l’attaccante azzurro è libero (troppo) di sbloccare il punteggio. Nel resto del match non dispiace, ma quel passaggio a vuoto si fa sentire.
Ampadu 5.5 – Combatte contro Vlahovic e spesso riesce a silenziarlo. Quando viene attaccato a campo aperto soffre parecchio, per cui cerca di tenere la linea difensiva più alta e compatta possibile. Contribuisce alla dormita sul gol di Kean, per il resto non ha colpe particolari.
Nikolaou 5.5 – Nel finale quasi riapre il match con un bel colpo di testa che Perin disinnesca. Nel pacchetto arretrato sembra quello meno in partita e che commette qualche svarione di troppo.
Reca 6.5 – Gioca sull’out di sinistra e cerca di buttare più palloni possibili in area. Cresce con il passare dei minuti non trovando grande opposizione e si rende pericoloso in diverse occasioni. Poi, nel momento migliore, arriva il gol del raddoppio e la sua verve si interrompe.
Gyasi 6.5 – Schierato largo a sinistra ha il compito di rendersi pericoloso nella zona di Cuadrado e Danilo. In diversi momenti, specie del primo tempo, ci riesce ma gli manca sempre la stoccata sotto porta. Nella ripresa ha una grande chance da distanza ravvicinata, ma Perin lo chiude. Dopo lo 0-2 cala di intensità.
Ekdal 5 – Gioca come regista abbassato del centrocampo, ma inizia in maniera particolarmente imprecisa. Diverse verticalizzazioni vanno alla squadra sbagliata, come alcuni appoggi elementari. Nel momento di massima spinta non riesce a migliorare la sua prova e Lorieri lo toglie dal campo. Dal 79′ Caldara sv –
Bourabia 5 – Dovrebbe dare qualità al centrocampo e fare da collante con l’attacco. Già, dovrebbe. L’ex Sassuolo non è in serata e risultata per larghi tratti spettatore non pagante. Lo Spezia avrebbe avuto bisogno di ben altro, quantomeno le sue conclusioni. Sarà per la prossima volta…
Agudelo 5.5- Prova a svariare sul fronte offensivo con la sua qualità, ma non riesce a incidere nè in fase conclusiva, nè in fase di ultimo passaggio. Ci prova con tanta buona volontà, ma non riesce a incidere. Dal 59′ Nzola 5.5 – Rientra in campo dopo una lunga assenza. La squadra se ne giova, giocando con due punte centrali. Lui ce la mette tutta ma non riesce a rendersi mai pericoloso. Ha bisogno di tempo per tornare in forma, ma la salvezza dei liguri passa parecchio dai suoi piedi.
Verde 5.5 – Dà vivacità al reparto offensivo ma propone anche troppa confusione. Cerca qualche conclusione da lontano, troppo deboli per impensierire Perin, quindi nella ripresa cerca a inserirsi nelle mischie create. Invano. Dal 79′ Maldini sv –
Shomurodov 5.5 – L’uzbeko ci prova in un paio di occasioni di testa nella prima frazione, ma non spaventa Perin. Nella ripresa ha una occasione da due passi davvero colossale, ma Alex Sandro gliela mura. Con il passare dei minuti si fa sempre più evanescente e la difesa bianconera lo controlla nel migliore dei modi.
JUVENTUS (3-5-2):
Perin 7 – Nel primo tempo non deve compiere parate degne di nota, ma è costretto a sbrogliare diverse situazioni nate da cross. Nella ripresa gli spezzini lo tartassano con diverse conclusioni, per sua fortuna non impossibili. Si esalta al 72′ su Gyasi da distanza ravvicinata, quindi sul colpo di testa di Nikolau nel finale dell’incontro. Un secondo portiere solo di nome.
Danilo 6 – Il brasiliano è schierato braccetto di destra. Nel primo tempo è efficace in chiusura in diverse occasioni, quindi alterna qualche imprecisione di troppo a interventi efficaci. Il capitano si fa sentire con presenza e guida. Prestazione solida.
Rugani 6 – Ributtato in campo dopo parecchio tempo, inizia con qualche affanno di troppo. Ci mette un po’ a carburare, poi cresce con il passare dei minuti e non commette errori particolari. Nei momenti più complicati della ripresa sorregge la linea difensiva.
Alex Sandro 6.5 – Ancora una volta gioca come braccetto di sinistra ma, a differenza di Danilo, ha modo di sganciarsi con maggiore frequenza soprattutto in avvio di incontro. Nella ripresa salva su Shomurodov che calcia a botta sicura, quindi dà la sensazione di essere concentrato e preciso fino all’ultimo secondo. Non gli capita sempre…
Cuadrado 5 – Il colombiano inizia la partita da quinto di centrocampo, ma non riesce mai a farsi vedere in fase offensiva, ovvero il suo pane quotidiano. Relegato al ruolo di difensore aggiunto per larghi tratti del match sparisce dai radar. Partita che, nel suo caso, dura solo 45 minuti. Dal 46′ De Sciglio 6 – Non poteva fare peggio di Cuadrado, e così è. L’esterno ex Milan si piazza sulla destra e dà man forte al pacchetto arretrato. Non commette errori particolare e fa il suo.
Locatelli 5.5 – Inizio “horror” con un giallo dopo soli 25″ che lo condiziona e, da diffidato, gli costerà il derby del prossimo turno. Prosegue con errori assortiti e solo nella ripresa inizia a crescere. Gioca più di sciabola che di fioretto, nonostante gli sarebbero richiesti entrambi.
Paredes 4.5 – Non ci siamo. La sua prestazione prende il via in maniera davvero incredibile. Non ne azzecca una e con il passare dei minuti la situazione non migliora. In fase difensiva fatica, con la palla tra i piedi è una sciagura. In un momento delicato va a sbattere su Kostic e crea una azione pericolosa per i liguri. L’argentino deve cambiare registro in fretta. Dal 46′ Fagioli 6 – Prende il posto di Paredes e inizia subito beccandosi un cartellino giallo. Per diversi minuti sono più gli errori delle cose azzeccate. Cresce con il passare dei minuti e nel finale cerca anche la via del gol.
Rabiot 6 – Nel complesso è il migliore del reparto di centrocampo. Non fa cose trascendentali ma i compagni di reparto fanno molto peggio di lui. Lo si vede a sprazzi quando deve imporsi a livello fisico. Si fa sentire quando occorre, ma non è nelle sue serate migliori. L’ingresso di Di Maria gli dà una generosa mano.
Kostic 6.5 – La solita corsa infinita e la consueta dose di cross. Da uno arriva il gol di Kean con un preciso sinistro verso l’area ligure. Ha spazio per attaccare solo nel finale e, oggettivamente, potrebbe essere più cattivo. Nel complesso è uno dei migliori. Il suo contributo c’è sempre. Dall’81ì Iling Junior sv –
Kean 6.5 – Ha il merito di segnare il gol del vantaggio, per il resto non si vede quasi mai. Sblocca il match al 32′ sostanzialmente con il primo pallone giocabile della sua partita. Bella girata sul secondo palo su cross di Kostic e Marchetti superato. Prima e dopo fatica a farsi vedere e, soprattutto, non riesce mai a giocare in coppia con Vlahovic. Dal 55′ Di Maria 7.5 – Entra in campo e non lo si vede per diversi minuti. Al 66′ controlla la sfera ai 25 metri, si prepara e lascia partire una conclusione meravigliosa che si infila all’angolino basso, laddove Marchetti non può arrivare. Un gol da vero fuoriclasse. All’ultimo secondo sfiora il raddoppio. Quando c’è il Fideo in campo la differenza si vede e si sente. Tutta la squadra se ne giova.
Vlahovic 6 – Come sempre costretto all’uno contro tutti. Kean gioca troppo lontano dal serbo e i due non riescono a dialogare. I centrocampisti sono spesso a distanze siderali e lui deve davvero sgomitare per conquistare un pallone giocabile. Una sufficienza di stima, ma un attaccante simile andrebbe rifornito di più e meglio. Dal 95′ Bonucci sv –
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