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La Cremonese è tornata a sperare e sogna di ripetere il miracolo Salernitana

I grigiorossi, dopo 23 partite senza vittoria, hanno trovato contro la Roma il primo successo stagionale. Il quartultimo posto ora è a -8, sognare l’impresa non costa nulla

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Da sinistra Tsadjout e Benassi
Tsadjout e Benassi esultano dopo il gol del vantaggio sulla Roma (©LaPresse)

La prima volta non si scorda mai. Soprattutto se arriva il 28 febbraio, a metà stagione inoltrata, contro la Roma di José Mourinho. E mai come ora conta, perché se la Cremonese coltiva ancora una piccola speranza di salvezza lo deve proprio al successo arrivato ieri sera allo stadio Zini. Una vittoria voluta fortemente dai ragazzi di Davide Ballardini, passati in vantaggio grazie al secondo centro in Serie A di Tsadjout (attaccante classe ’99 scuola Milan) e al rigore decisivo di Ciofani. In mezzo, l’inutile gol di Spinazzola, unica nota lieta in casa giallorossa e, perché no, in chiave azzurra: l’esterno è tornato, e dopo i due assist della scorsa settimana ha ritrovato anche la via della rete.

Ma torniamo alla Cremonese e ad una salvezza che ancora sembra possibile. Se il primo, piccolo passo è stato fatto, per centrare l’obiettivo prefissato a inizio anno servirà tanto altro. Già, perché classifica alla mano di questo si tratta: di un’impresa titanica. Un po’ come quella che l’anno scorso riuscì alla Salernitana di Davide Nicola. Curiosamente il nome dei due tecnici è lo stesso: chissà che il destino non abbia in mente anche lo stesso finale. Che per i grigiorossi significherebbe permanenza in Serie A.

Un altro Davide contro Golia

Ballardini di salvezze se ne intende. Quando entra a stagione in corso l’allenatore dà spesso il meglio di sé, riuscendo a incidere sulla testa e sulle gambe dei propri giocatori. Il ravennate è riuscito a centrare l’obiettivo otto volte su nove da subentrato, se non è un record poco ci manca. L’impresa gli è riuscita due volte con il Cagliari, altrettante con il Palermo e addirittura quattro con il “suo” Genoa. Solo con il Bologna, la squadra della sua regione natale, è scivolato in Serie B. Ora, per Davide, c’è un altro Golia da affrontare: gli 8 punti di distacco dal quartultimo posto occupato dallo Spezia, al momento fermo a quota 20.

Scalare la classifica e salvare la Cremonese sarà davvero dura. Ma se uno pensa a ciò che la Salernitana ha compiuto nel 2021-22, nulla è perduto. A metà aprile la squadra di Nicola era ancora ultima, al pari di Genoa e Venezia. Aveva due gare da recuperare causa Covid ma sembrava comunque spacciata. Poi, come per magia, arrivano una serie di vittorie che hanno dell’incredibile e rappresentano qualcosa di epico per il mondo dello sport. Quattro, per l’esattezza, nel giro di 10 giorni: sotto i colpi dei granata cadono nell’ordine Sampdoria (1-2), Udinese (1-2), Fiorentina (2-1) e Venezia (2-1). Quattro risultati identici per 12 punti complessivi. Il Cagliari frana, piomba in un incubo e alla fine capitola, stremato, pareggiando lo scontro diretto dell’Arechi. Due giornate dopo la classifica non ammette repliche: la Salernitana è salva, retrocedono Venezia, Cagliari e Genoa.

Il calendario sorride

Insomma, ripercorrendo le tappe del miracolo Salernitana di tempo ce n’è eccome. E calendario alla mano qualche chance la Cremonese ce l’ha ancora. La salvezza passerà soprattutto dallo Zini. Da qui alla fine del campionato i ragazzi di Ballardini affronteranno in casa Fiorentina, Atalanta, Empoli, Verona, Spezia, Bologna e Salernitana mentre in trasferta se la vedranno con Sassuolo, Monza, Sampdoria, Udinese, Milan, Juventus e Lazio. Le ultime tre sfide sono le più proibitive, tutte le altre sono gare in cui i grigiorossi potranno lottare quasi ad armi pari, se consideriamo il fattore campo. In mezzo ci sarà il doppio impegno di Coppa Italia con la Fiorentina, un’avventura che la Cremonese può vivere a mente sgombra, senza nulla da perdere.

Chiaro che il penultimo posto attuale con 12 punti non fa dormire sonni tranquilli, ma avere due scontri diretti su tre in casa (Verona e Spezia) e affrontare il terzo a Marassi dove la Samp fatica terribilmente (ad oggi sono solo 3 i gol segnati a Genova dai blucerchiati) è motivo di speranza. Del resto i 4 punti raccolti tra Torino e Roma potrebbero dare quell’energia che serviva per andare a caccia dell’impresa. Proprio come l’anno scorso successe alla Salernitana quando tutto sembrava perduto. La missione è ancora possibile, Golia si può battere. Davide Ballardini sa come si fa.

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