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Pagelle Juventus-Cagliari 2-1, voti Serie A: Bremer e Rugani decisivi, Kean non brilla

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Il secondo appuntamento del giorno per quanto riguarda il 12mo turno della Serie A 2023-2024 vedeva come protagoniste la Juventus di Massimiliano Allegri e il Cagliari di Claudio Ranieri. I bianconeri erano reduci dal successo esterno ottenuto sul campo della Fiorentina, i sardi dall’affermazione casalinga sul Genoa. La Vecchia Signora ha centrato la quinta vittoria consecutiva, battendo i rossoblù per 2-1, soffrendo un po’ più del dovuto nel finale. Al 60′ Bremer sblocca il match con un colpo di testa su assist di Kostic, dieci minuti dopo è Rugani a raddoppiare. Dossena accorcia le distanze al 75′, rete non sufficiente per ottenere un risultato prestigioso. La Juventus sale momentaneamente in testa alla classifica, a +1 sull’Inter, il Cagliari rimane al 17mo posto.

PAGELLE JUVENTUS-CAGLIARI 2-1

JUVENTUS

Wojciech Szczesny: 6. Quasi ingiudicabile, visto che gli avversari non hanno mai trovato lo specchio della porta. Si limita a controllare le conclusioni che finiscono alle sue spalle. Termina il suo periodo di imbattibilità incassando il colpo di testa di Dossena.

Federico Gatti: 6,5. Da buon braccetto della difesa a tre, non disdegna le uscite offensive. Dietro svolge la solita partita di solidità, non soffrendo la velocità di Luvumbo, il quale spesso è posizionato dalle sue parti.

Gleison Bremer: 7. Non ha un compito semplicissimo, visto che Petagna è un profilo complicato da marcare. Con le sue doti atletiche, però, il brasiliano non concede spazio alla punta cagliaritano, rompendo la linea per aggredire l’uomo e vincere i contrasti fisici. Rafforza la sua prestazione con la prima rete in campionato andando a segno con un colpo di testa sulla punizione battuta da Kostic.

Daniele Rugani: 6,5. Tra i tre della retroguardia difensiva bianconera, è quello che rimane più in sordina, visto che esce poche volte dalla sua posizione. Il gol è un regalo per il suo buon contributo offerto in questo periodo della stagione.

Andrea Cambiaso: 6,5. Ennesima performance solida per il classe 2000, il quale conferma il buon periodo di forma che gli ha permesso di guadagnarsi la Nazionale. Sulla fascia destra si sovrappone a più non posso, mettendo spesso in difficoltà Augello, appostato proprio in quella zona. Dal 87′ Hans Nicolussi Caviglia: s.v.

Weston McKennie: 6,5. Altra prestazione degna di nota per il centrocampista statunitense. Sulla destra appoggia le galoppate di Cambiaso, accompagnando i movimenti del laterale di fascia, inserendosi talvolta in area di rigore, andando vicino al gol nel primo tempo.

Manuel Locatelli: 5,5. Al centro della mediana, l’ex Sassuolo non dà quella fluidità di gioco che servirebbe per aumentare la pericolosità della sua squadra. Il centrocampista bianconero, con il pallone tra i piedi, rallenta il gioco, anche in ripartenza, permettendo agli avversari di riposizionarsi.

Fabio Miretti: 6. Schierato come mezz’ala a sinistra, il classe 2003 bianconero si fa vedere poco nella ripresa, toccando pochi palloni. Fa meglio nella ripresa, iniziando a produrre gioco per accelerare la manovra offensiva. Dal 66′ Samuel Iling-Junior: 6. Si posiziona al posto del giovane azzurro, in un ruolo poco consono alle sue caratteristiche. Quando ha lo spazio per affondare non si lascia intimorire.

Filip Kostic: 6,5. Nel primo tempo è un po’ timido, spingendo meno di Cambiaso, fatto abbastanza inconsueto. Si scatena nella ripresa, iniziando a spingersi in avanti con molta più prepotenza, mettendo in difficoltà Zappa. Ha il merito di battere la punizione su cui Bremer trova la rete del vantaggio.

Moise Kean: 5,5. Schierato nuovamente titolare al posto di Vlahovic, il centravanti azzurro è marcato con insistenza da Dossena, il quale non gli concede respiro. Fisicamente esce perdente dai contrasti, pecca di lucidità in alcune circostanze, mostrando di non essere nel vivo del match. Dal 66′ Dusan Vlahovic: 6,5. Il serbo è entrato con le giuste intenzioni in campo. In pochi minuti fa meglio della punta della nazionale e, anche se non ha mai provato a calciare in porta, il suo apporto è risultato fondamentale negli ultimi istanti del match.

Federico Chiesa: 6. Anche il classe 1997 nato a Firenze fa fatica a muoversi nelle fitte trame difensive dei rossoblù, non riuscendo a sprigionare quelle accelerazioni che lo caratterizzano. L’ala della nazionale, al contrario di Kean, è più frizzante, abbassandosi anche sulla linea dei centrocampisti per raccogliere il pallone, calciando talvolta dalla distanza. Dal 81′ Arek Milik: s.v.

All. Massimiliano Allegri: 6,5. Con i mezzi tecnici a disposizione, la sua squadra può esprimersi meglio, ma il credo calcistico del tecnico livornese è improntato sul concedere il meno possibile. Il gol subito è casuale, visto che proviene da una palla inattiva, per il resto la sua Juventus rimane la squadra più solida dell’intero campionato.

CAGLIARI

Simone Scuffet: 6. Nel primo tempo è praticamente inoperoso, visto che la Juventus non crea pericoli veri e propri. Non può nulla sulle due reti messe a segno dagli avversari.

Gabriele Zappa: 5,5. Nei primi 45′ è piuttosto controllato, coprendo con la giusta cautela la sua fascia. Nella ripresa inizia a vacillare sulle spinte continue di Kostic, il quale lo mette in seria difficoltà.

Edoardo Goldaniga: 6,5. Copre bene la sua zona di competenza, non commettendo sbavature con il pallone tra i piedi e limitando le iniziative della coppia d’attacco avversaria.

Alberto Dossena: 6,5. Partita coraggiosa quella disputata dal difensore dei sardi. Il 25enne rossoblù è molto attento a coprire tutti gli spazi potenzialmente pericolosi e, soprattutto, compie un paio di interventi non banali in anticipo sugli attaccanti avversari. Passivo in occasione delle due reti juventine, si riscatta segnando il primo gol in Serie A.

Tommaso Augello: 5,5. Prova a limitarsi nel coprire la sua zona di competenza, ma il risultato non è dei migliori. Spesso si fa sorprendere dalle sortite di Cambiaso, il quale non deve subire molta resistenza dal laterale ex Sampdoria. Si perde Rugani in occasione della seconda rete bianconera.

Antoine Makoumbou: 6. Prova discreta a centrocampo per il giovane francese. Le sue caratteristiche di interditore si notano, visto che in mezzo al campo è sempre nel vivo della lotta, offrendo muscoli ed energie preziose alla mediana rossoblù.

Matteo Prati: 6. Ormai Ranieri non lo toglie più dal centro della mediana, dimostrazione di fiducia verso un ragazzo alla prima stagione in Serie A. Lotta con vigorosità in mezzo al campo, agendo con efficacia da frangiflutti, operando meno da regista rispetto al solito.

Jakub Jankto: 6,5. Il ceco offre il suo consueto apporto alla causa rossoblù, abbassandosi in difesa quando i padroni di casa attaccano, e proponendosi in area se è il Cagliari a gestire il pallone. Ne esce fuori una prova senza infamia e senza lode. Bravo a crossare il pallone nell’area di rigore per la rete di Dossena. Dal 88′ Leonardo Pavoletti: s.v.

Nicolas Viola: 6,5. E’ il leader tecnico della squadra di Ranieri, e la sua presenza in campo sposta gli equilibri. Con il mancino educato di cui dispone, riesce a velocizzare la manovra offensiva dei sardi, inserendosi tra le linee difensive avversarie per non dare punti di riferimento. Dal 66′ Gaetano Oristanio: 6,5. Quando entra in campo riesce sempre a dare brio alla manovra offensiva dei suoi grazie alla sua velocità e rapidità, creando qualche difficoltà a Kostic.

Andrea Petagna: 6. Deve battagliare con Bremer e Gatti per posizionarsi nel ricevere i tanti lanci lunghi dei rossoblù, indirizzati proprio a lui. L’attaccante ex Spal, in molte delle occasioni, non esce vincitore dagli scontri, ma il suo impegno è da ammiriare. Dal 46′ Gianluca Lapadula: 5,5. Non il contesto migliore per ritornare a giocare in Serie A dopo l’infortunio. Col suo fisico minuto, non può competere con gli arcigni difensori avversari.

Zito Luvumbo: 5,5. L’angolano ha il compito di avviare i contropiedi dei rossoblù. L’angolano, però, tocca veramente pochi palloni, anche quando il Cagliari riparte. Quando la Juventus si abbassa, il giovane attaccante dei sardi sparisce dal gioco. Dal 72′ Eldor Shomurodov: s.v.

All. Claudio Ranieri: 6. Il risultato non sarà arrivato, ma la prova dei suoi ragazzi lo renderà orgoglioso. Contro una formazione ben più attrezzata, la squadra rossoblù dimostra di avere carattere, specialmente nel tentativo insperato di rimonta nel finale.

Foto: Lapresse

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