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Pagelle Frosinone-Lazio 2-3, voti Serie A: Castellanos cecchino, Immobile dalle polveri bagnate

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Esordio in panchina per Giovanni Martusciello che, dopo le dimissioni in settimana di Maurizio Sarri, guida per la prima volta la Lazio, sconfitta nel posticipo della ventottesima giornata dall’Udinese. Un match che ha visto il tecnico campano sfidare il Frosinone di Eusebio Di Francesco, reduce dalla sfida salvezza persa con il Sassuolo.

PAGELLE FROSINONE-LAZIO

FROSINONE

Turati 6,5 – Nella prima mezz’ora di gioco non è praticamente mai impegnato, tuttavia quando Zaccagni colpisce, si fa beccare impreparato aprendo la strada per il pareggio della Lazio. Si rifà poco dopo su Immobile negando prima il vantaggio ai biancocelesti e poi realizzando tre grandi parate su Castellanos e due volte su Luis Alberto.

Zortea 6 – A destra è una spina nel fianco per Marusic e Felipe Anderson trovando un compagno d’avventura in Gelli con cui spesso scambia la palla all’interno dell’area. Da un suo cross arriva il gol di Lirola, tuttavia nel secondo tempo non ferma Castellanos che salta più di lui e realizza il 2-1.

Okoli 5 – L’ex difensore Atalanta è bravo nella prima fase di gioco a bloccare gli attaccanti biancocelesti, ma quando i ritmi si alzano va in difficoltà perdendosi Zaccagni sul gol della Lazio. Nella mischia del 3-1 non riesce a spazzare l’area e regala la palla a Casale che fa scattare il parapiglia.

Romagnoli 6 – E’ lui a tenere le redini della difesa ciociara impedendo più volte a Immobile di avvicinare la porta di Turati. Una vera garanzia per Di Francesco.

Lirola 6,5 – Il secondo gol stagionale non è una casualità, soprattutto secondo quanto visto nella prima parte della sfida. Si fa trovare pronto al momento giusto sottoporta e qualche minuto dopo sfiora addirittura la doppietta. Dal 80′ Valeri 5,5: Si lancia in attacco dove addirittura sfiora il pareggio, ma al tempo stesso lascia scoperta l’intera difesa ciociara consentendo alla Lazio di puntare alla porta di Turati senza ostacoli.

Mazzitelli 6 – Sa gestire il Frosinone e imporgli i comandi per le fiammate che spaventano la Lazio. Dal 62′ Seck 5,5: E’ ancora alla ricerca della prima rete in campionato, ma non è sicuramente la serata giusta per farlo. Perde alcuni palloni importanti, ma al tempo stesso è una pedina per ripartire in velocità.

Barrenechea 5,5 – L’ammonizione subita durante la sfida è la dimostrazione che il centrocampista di scuola Juventus non è nelle sue migliori serate e ciò pesa sul computo del Frosinone.

Brescianini 6,5 – E’ uno dei giovani più promettenti. Fa bene lì al centro portando spesso il pallone a ridosso dell’area e scambiando a volte con i compagni. Dal 91′ Renier SV 

Soulé 7 – La rete di Lirola è una sua invenzione che fa ammattire i giocatori. I giocatori laziali non lo riescono a prendere quando si accende e questo permette a Di Francesco di aver a disposizione un’arma in più.

Cheddira 6,5 – Non avesse sbagliato gol molto semplici sull’1-0 probabilmente parleremmo di altro. L’ex calciatore del Bari si fa però perdonare realizzando il gol del 2-3 venendo fermato dal fuorigioco. Dal 91′ Cuni SV

Gelli 6 – Il suo avvio è splendido passeggiando a tratti nell’area di rigore della Lazio e favorendo sia il gol di Lirola che le azioni mancate da Cheddira. Quando il Frosinone cala, scende di giri anche lui venendo sostituito nel secondo tempo. Dall’80’ Kajo Jorge SV

LAZIO

Mandas 6 – Nella difesa laziale è forse quello che ha meno colpe visto che i due gol subiti sono dovuti a errori dei compagni.

Marušić 5 – Nel primo tempo non si vede pressoché mai facendosi scappare Soulè più volte. Nel secondo tempo cambia fascia e sparisce dal campo.

Casale 4,5 – Chi lascia libero Lirola di segnare è proprio lui, lo stesso accade per il gol di Cheddira. Come per Romagnoli più volte in difficoltà e rischia addirittura che si lasci scappare il 3-3.

Romagnoli 5 – Sul gol di Cheddira si guarda insieme al collega di reparto Casale senza capire cosa stia accadendo. Più volte si fa superare dagli attaccanti del Frosinone, apparendo spesso distratto.

Pellegrini 5 – Era diffidato e fa di tutto per farsi ammonire in uno scontro con Brescianini, finendo peraltro per subire una botta alla caviglia. Contro la Juventus non ci sarà, ma sulla fascia destra non riesce quasi mai a fermare Soulé. Dal 46′ Lazzari 7 – Entra in campo alla perfezione dando una svolta soprattutto a quella parte del campo facendo partire una serie di cross velenosi che offrono pericolosità alla Lazio.

Guendouzi 6 – Anche quando non si vede, la sua presenza si sente. Nonostante non spicchi nella prima mezz’ora di gioco, proprio dai suoi piedi arriva il gol di Zaccagni che cambia la sfida e a quel punto segue quanto compiono i compagni.

Cataldi 6 – All’inizio della sfida prova a superare la pressione a centrocampo con lanci lunghi. Con il passare dei minuti si spegne, prima di riattivarsi con il gol di Zaccagni. Dal 56′ Vecino 6,5 – E’ uno dei cambi azzeccati da Martusciello che danno un volto completamente diverso alla Lazio.

Luis Alberto 6,5 – E’ il “geometra” della Lazio, colui che disegna le traiettorie per colpire la porta di Turati. La punizione che innesca Castellanos è perfetta, ma è impossibile non notare il suo zampino nel gol di Zaccagni.

Felipe Anderson 5,5 – E’ costretto troppo spesso a scendere in difesa per coprire gli spazi lasciati liberi colpevolmente da Marusic. Non è il suo ruolo, ma cerca di fare del proprio meglio. Quando le cose migliorano, mostra qualche sprazzo anche in attacco. Dal 82′ Isaksen SV.

Immobile 5 – Continua il momento negativo per il bomber biancoceleste che dimostra di avere le polveri bagnate nel momento in cui arrivano le poche occasioni dalle sue parti. Si trova sui piedi la possibilità del raddoppio, ma Turati lo blocca. Dal 56′ Castellanos 7,5 – Entra e dopo poco meno un minuto realizza la rete della vittoria rischiando di realizzare anche una doppietta al quarto d’ora della ripresa. Passa ancora qualche minuto e va nuovamente a rete d’istinto.

Zaccagni 7 – Quando la Lazio è in svantaggio e in grossa difficoltà, lui è l’unico che prova qualcosa per rimettere apposto le cose. Alla prima scossa arriva il gol che riattiva la squadra capitolina e poi continua a farsi vedere là davanti. Dal 86′ Kamada SV.

Foto: LaPresse

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