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Pagelle Empoli-Cagliari 0-1, voti Serie A: Jankto regala i tre punti, Cacace fa e disfa, Cambiaghi non si sblocca

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Nicolò Cambiaghi
Cambiaghi / LaPresse

Il pomeriggio della domenica della 27ma giornata della Serie A 2023-2024 presentava ben due sfide per la zona salvezza: una di queste vedeva in campo l’Empoli di Davide Nicola e il Cagliari di Claudio Ranieri. I toscani venivano dalla vittoria ottenuta nel finale contro il Sassuolo per 3-2, mentre i sardi hanno racimolato un punto nella sfida con il Napoli per 1-1. Grazie alla rete messa a segno da Jakub Jankto, i rossoblù ottengono il primo successo in trasferta della stagione per 1-0. Il Cagliari sale a quota 23 punti, agganciando il Verona, mentre l’Empoli rimane al 13mo posto con 25 punti all’attivo.

PAGELLE EMPOLI-CAGLIARI 0-1

EMPOLI

Elia Caprile: 6,5. Un paio di interventi nel finale del primo tempo hanno tenuto in piedi la sua formazione. Viene superato da Jankto, ma l’ex Bari era già stato bravissimo a rispondere alla conclusione di Nandez.

Ardian Ismajli: 6. Non si fa prendere in velocità dagli avversari, neanche da Luvumbo ad inizio match. Davanti non offende, ma l’uomo deputato a creare scompiglio è Cacace che milita nell’altra fascia di competenza.

Sebastian Walukiewicz: 6. Prestazione solida per il difensore ex della partita. Il polacco amministra con ordine tutte le situazioni in area di rigore, trovando sicurezza nel leader Luperto. Va a un passo dal gol con un colpo di testa da palla inattiva. Dal 82′ Alberto Cerri: s.v.

Sebastiano Luperto: 6,5. Ormai è diventato una colonna della difesa dei toscani. Non sbaglia più una partita e giganteggia in area di rigore da grande difensore, mostrando anche coraggio con delle uscite in bello stile palla al piede.

Liberato Cacace: 5,5. Ha molta personalità. Con i dribbling è apposto, ma manca precisione nei passaggi. Se riuscisse ad essere più produttivo nelle sue giocate, l’esterno neozelandese potrebbe diventare un profilo molto interessante. Il VAR gli nega la prima gioia in Serie A. Rovina la sua partita facendosi saltare da Zappa in occasione del gol di Jankto. Dal 72′ Giuseppe Pezzella: 6. Prova a dar una spinta in più alla manovra sulla sinistra. Il Cagliari si difende bene e non ha spazio per infilarsi sulla fascia.

Viktor Kovalenko: 5,5. Non brilla rispetto ad altre occasioni. Si muove tantissimo, partecipando spesso alla manovra, ma non è molto preciso negli appoggi. Quest’oggi si nota meno anche negli inserimenti in area di rigore. Dal 72′ Jacopo Fazzini: 6. Viene messo in campo per aggiungere un uomo in più per creare superiorità numerica in area di rigore, non ha la possibilità per incidere sotto porta.

Razvan Marin: 6,5. Da quando ha ripreso la titolarità con costanza, l’Empoli ha iniziato a macinare punti. Il romeno fa giocar bene la sua squadra e, anche contro la sua ex squadra, si rivela una pedina fondamentale in cabina di regia per la formazione toscana.

Youssef Maleh: 6. Si mangia una ghiotta chance nel primo tempo dopo il palo centrato da Cambiaghi, ma questo è l’unico neo di una prestazione solida dell’ex Lecce, bravissimo a trovare sempre la posizione giusta per inserirsi con i tempi giusti in area.

Matteo Cancellieri: 6. Schierato sulla destra, le sue sgroppate tagliano in due la difesa avversaria, mettendo in grossissima difficoltà Augello, ma manca però il tocco vincente in area di rigore per finalizzare ciò che di buono è stato fatto. Dal 72′ Emmanuel Gyasi: 5,5. Entra male in partita. Pochi palloni toccati, di questi quasi nessuno viene giocato bene dall’ex Spezia. Non sfrutta un pallone d’oro di Cambiaghi in piena area di rigore.

Mattia Destro: 6. Magari non sarà nella sua versione migliore, ma l’attitudine non gli manca di certo. Si muove moltissimo, abbassandosi anche per ricevere il pallone sulla linea dei trequartisti. Va spesso vicino al gol senza trovar fortuna. Dal 58′ Mbaye Niang: 5,5. Non riesce a incidere come nelle ultime uscite. Poco preciso nei controlli, viene ostacolato dagli arcigni difensori dei sardi, che nel finale si fanno valere anche con furbizia e astuzia sull’ex Genoa.

Nicolò Cambiaghi: 6,5. Forse non sarà solo sfortuna se alla 27ma giornata la voce dei suoi gol è ancora fissa sullo zero, ma quest’oggi l’ex Atalanta ha solo da recriminare con la sorte. Il palo gli ha negato una rete che si sarebbe meritato, per il resto si segnala tanta corsa e molte giocate di qualità.

All. Nicola: 6. La prestazione non può esser considerata insufficiente. L’Empoli domina per lunghi tratti il primo tempo, ed entra con lo giusto spirito anche nella ripresa. Il gol annullato a Cacace però accende gli avversari, bravi a trovare la zampata vincente. Questa sconfitta non cancella ciò che di buono l’ex Salernitana è riuscito a fare nelle ultime uscite.

CAGLIARI

Simone Scuffet: 6,5. Per sua fortuna, il gol di Cacace è stato annullato. Molto attento nel primo tempo sulla conclusione ravvicinata di Maleh. Sempre presente nelle palle inattive e nelle uscite.

Nahitan Nandez: 6. L’uruguagio mette sul piatto del match la solita grinta. Sebbene non sia un difensore, ormai ha imparato anche a non soffrire in fase di non possesso. Su un suo tiro, respinto da Caprile, Jankto trova il gol del vantaggio per la sua squadra.

Yerry Mina: 5,5. Tanta difficoltà per il colombiano in questa partita. Non ha il passo per tenere in velocità Destro, non esattamente un fulmine di guerra. In qualche modo rimane a galla con esperienza, ma da lui ci si aspetta di più.

Alberto Dossena: 6. Eccezion fatta per una dormita in marcatura su Destro, altra buona prestazione per il centrale dei sardi. Traina il più esperto Mina, e fa la voce grossa in area di rigore a suon di interventi e salvataggi aerei.

Tommaso Augello: 5,5. Arranca alle iniziative di Cancellieri. L’ala ex Lazio lo mette in estrema difficoltà, costringendolo agli straordinari in difesa. Davanti qualche comparsata e nulla più. Dal 78′ Paulo Azzi: 6. Inserito per fornire energie fresche alla difesa, l’ex Modena ha fatto quello che ci si aspettava, tenendo la linea e non concedendo alcuna chance agli avversari.

Alessandro Deiola: 6. Pochi palloni toccati dal cagliaritano. Spesso prova a inserirsi in area, senza però esser ricompensato dai compagni. Dietro fa buona guardia, lasciando poco spazio ai trequartisti avversari per inventare.

Antoine Makoumbou: 6. Scherma la propria difesa come può, provando al contempo a limitare gli inserimenti dei centrocampisti avversari. Non ha molta padronanza del pallone, perciò non è lui a comandare il gioco dei sardi.

Jakub Jankto: 7. L’applicazione non gli manca, ma il ceco in questa stagione non brilla. Non è lui l’uomo deputato ad inventare, ma ci si attende qualcosa in più nell’ultimo quarto di campo. Ciò è arrivato nel secondo tempo, dove l’ex Samp trova la prima rete stagionale con un tap-in vincente sulla conclusione di Nandez. Dal 78′ Mateusz Wieteska: 6. Dà solidità negli ultimi minuti, svolge il compito richiesto da Ranieri senza sbagliare un colpo in fase di non possesso.

Gianluca Gaetano: 6. Si accende ad intermittenza. Da un giocatore come lui ci si aspetta qualità per tutto l’intero arco del match. Inizia male, poi nel finale del primo tempo sale in cattedra e riesce ad inventare e costruire occasioni da gol. Dal 87′ Kingstone Mutandwa: s.v.

Gianluca Lapadula: 6. Da solo non può reggere il peso di un intero attacco. Non ha la stazza fisica per duellare fisicamente con gli avversari, i quali lo limitano senza fatica. I movimenti ci sono, riuscendo anche a concludere in un paio di circostanze in porta. Dal 87′ Eldor Shomurodov: s.v.

Zito Luvumbo: 6. Non era entrato male in partita con un paio di strappi interessanti. Poi si è strappato qualcos’altro ed è costretto ad uscire per un infortunio. Dal 32′ Gabriele Zappa: 6,5. Entra a freddo, perciò non ha sin da subito il motore con i giri giusti. Cresce nella ripresa, dove è abilissimo a saltare via Cacace per avviare l’azione conclusa con la rete di Jankto.

All. Ranieri: 6,5. E’ la vittoria di una squadra che per orgoglio non parte mai battuta. Nonostante mille difficoltà, tra cui l’infortunio di Luvumbo, i sardi rimangono aggrappati alla partita e, dopo essersi spaventati con la rete subita da Cacace, trovano la rete decisiva con Jankto, oggi uomo copertina di un gruppo unito e compatto alla ricerca della salvezza.

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